Territorio

Canfaito, Elcito, Monte San Vicino, Matelica

Territorio

CANFAITO

Canfaito è un ampio altopiano situato sulle pendici del Monte San Vicino dove la natura regna sovrana. Qui è possibile passeggiare immersi tra faggi secolari e conoscere il re di Canfaito: ovvero il faggio più antico delle Marche, inserito fra i 300 alberi monumentali d’Italia vanta oltre 500 anni di età.
Camminando si giunge verso il belvedere roccioso di Canfaito: un meraviglioso altopiano che troneggia sulla valle di Matelica. Un luogo magico affacciato sull’Appennino centrale e da cui scorgere maestose vette, dal Monte Catria ai Monti Sibillini.

ELCITO

“il piccolo Tibet delle Marche” Elcito è un minuscolo borgo incantevole immerso nel silenzio e nella natura, con antiche case in roccia. Un’atmosfera magica cristallizzata in un tempo lontano. Elcito è una piccolissima frazione, quasi completamente disabitata, del Comune di San Severino Marche, in provincia di Macerata, posto alle pendici del Monte San Vicino e affacciato sulla Valfucina. Tra terra e cielo: a Elcito le stelle sono più vicine.
Con i suoi 821 metri sul livello del mare Elcito è uno dei borghi più alti delle Marche da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato di giorno e l’immensità stellata di notte.

MONTE SAN VICINO

la montagna dal doppio volto. Il San Vicino ha un aspetto del tutto peculiare, ovvero presenta infatti due forme diverse a seconda del versante da dove lo si osserva: guardato dal ver- sante anconetano mostra una “gobba di cammello”, ma guardato dal versante fabrianese mostra una forma più appuntita, quasi piramidale.
Non è forse un caso che gli antichi romani chiamavano il dio Giano “Janus Vicilinus”: Giano era per l’appunto la divinità con due facce che incarnava gli opposti.

MATELICA

Mentre è certo che le origini storiche della città di Matelica affondano nel lontano Paleolitico, l’origine del suo nome si perde nelle nebbie del tempo. Si possono infatti soltanto azzardare delle ipotesi: potrebbe derivare dal celtico “matten” (“prato”) e significare quindi “luogo dei prati” o ancora derivare dal greco “metelis”, ovvero “luogo di delizie”. Infine, in molte lingue antichissime, come quelle semitiche, il termine “teleg” significa neve, e dunque il significato nel nome sarebbe “luogo coperto di neve”.