il prodotto del mese
La pianta del caffè
La pianta del caffè ha un tronco liscio che varia dai 5 ai 10 centimetri di diametro, lunghi rami sottili e piccoli ma profumatissimi fiori bianchi a cinque petali il cui profumo ricorda quello del gelsomino.
Il caffè appartiene alla famiglia delle Rubiacee e dà frutti dopo circa quattro anni di vita.
Le specie di caffè più coltivate al Mondo sono la Coffea Arabica, comunemente detta “Arabica” e la Coffea Canephora, comunemente detta “Robusta”.
Dall’Arabica si ricava un caffè delicato e morbido, mentre l’aroma del caffè estratto dalla Robusta è più intenso e persistente.
Il Vino d’Arabia
Il caffè giunse in Europa grazie agli intensi scambi commerciali tra europei (in modo particolare veneziani) e Impero Ottomano. Nel vecchio continente il caffè era detto “Vino d’Arabia”, poiché era la bevanda con cui i musulmani sostituivano il vino proibito dall’Islam.
Il frutto del caffè
Il frutto del caffè è per conformazione simile alla ciliegia. Si definisce “drupa”. In botanica il termine “drupa” identifica infatti tutti i frutti dotati di una buccia esterna, una polpa interna più morbida, e seme. Oltre a caffè sono quindi drupe anche le ciliegie, le olive e le pesche.
Durante la fase di maturazione la drupa del caffè cambia colore: passando dal verde al rosso.
Perché il caffè si chiama “caffè”?
Esistono due possibili spiegazioni esotiche sull’origine della parola “caffè”.
La prima collega la parola all’arabo “qahwa”, termine con cui nel Medioevo gli arabi indicavano la bevanda scura ed eccitante ricavata per l’appunto dalla pianta del caffè.
La seconda spiegazione fa derivare invece il nome dalla regione dell’Etiopia chiamata “Caffa”, zona del nord Africa dove la pianta del caffè cresce spontaneamente.