LLe ricette dell’acquacotta variano ampiamente a seconda delle zone d’Italia. Questo perché tradizionalmente i pastori la preparavano con gli ingredienti disponibili in quel momento dell’anno e in quella precisa zona geografica.
Si potevano infatti usare ingredienti molto diversi tra loro, come: – erbe di montagna – baccalà (facile da conservare) – sedano – carote – prezzemolo – pomodori (quando di stagione) – carne d’agnello o di pecora (se ne moriva una) – uova – lardo – zucca – ceci – fave – lenticchie
Esisteva anche una versione “di magro” con il baccalà e un’altra versione, considerata un lusso raro, a base di brodo di agnello magro. Questo brodo veniva aromatizzato con aglio e prezzemolo, arricchito con uova sbattute versate a fine cottura, e servito sopra fette di pane con pecorino. In generale, però, l’acquacotta era una pietanza prevalentemente a base vegetale, preparata in abbondante acqua con sedano, cipolla, prezzemolo, pomodori e erbe selvatiche stagionali come mentuccia, spinaci selvatici e cicoria. La minestra veniva poi servita su pane tostato con un filo d’olio.
INGREDIENTI
2 litri di acqua una cipolla 2 spicchi di aglio mezzo chilo di patate mezzo bicchiere di olio di oliva erbe di montagna (mentuccia, spinaci rustici, cicoria ecc) mezzo chilo di baccalà a tocchetti mezzo chilo di pane raffermo sale pepe
Procedimento
SSi fanno lessare le patate tagliate a tocchetti, aggiungendo aglio, cipolla, erbe di montagna, sale e pepe.
Dopo venti minuti aggiungere il baccalà e portare a cottura.
Servire su piatti nel cui fondo ci siano adagiate fette di pane.