Territorio
Il porto del vino dei Romani
Torre di Palme, situata tra i fiumi Tesino e Chienti, discende dalla città picena “Palma”, fondata nel VI secolo a.C. e poi assoggettata all’Impero Romano con la conquista della regione nel 268 a.C. La zona costiera, che nell’antichità era chiamata “Ager Palmensis” (Agro Palmense), aveva il suo porto nella Palma in Agro Piceno, citata negli scritti di Plinio il Vecchio per il suo pregiato vino, noto come “Palmense”.Medioevo e Pirati
Durante il Medioevo nella zona erano molto frequenti le scorrerie piratesche. Così l’abitato di Torre di Palme sorse come complesso sistema difensivo fortificato a guardia dell’antico scalo marittimo della città romana Palma.
La Chiesa Gotica di Sant’Agostino
L’edificio religioso, realizzato interamente in laterizio, viene edificato a metà del Trecento per iniziativa degli Eremitani di S. Agostino, ordine religioso risalente alla metà del Duecento.
ll tempio di Sant’Agostino (XIV-XV secolo) era anticamente detto “Tempio della Santa Croce”.
Al suo interno la Chiesa di Sant’Agostino custodisce tesori dal valore storico e artistico inestimabile: preziosi dipinti risalenti al XVI e al XVIII secolo.
Il Bosco del Cugnolo
e la Grotta degli Amanti
Il Sentiero nel Bosco del Cugnolo serpeggia all’interno di un’Area Floristica Protetta nella fitta vegetazione a ridosso del mare, tra querce secolari, lecci e corbezzoli.
All’interno del bosco si trova la leggendaria Grotta degli Amanti che racconta la tragica vicenda amorosa tra Antonio e Laurina. Durante le guerre coloniali in Libia il giovane militare Antonio, ritornato a casa dalla sua promessa sposa Laurina per una breve licenza, non riesce più a lasciarla. Così i due giovani amanti, ricercati dalle autorità militari, decidono di suicidarsi e restare per sempre insieme avvolti nel loro amore